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Fotovoltaico Italia: integrazione architettonica parziale e totale

Al fine di poter accedere agli incentivi in “Conto Energia“, non basta installare e mettere in funzione un impianto fotovoltaico, ma occorre rispettare alcuni criteri per la sua realizzazione che permettono di conseguire il riconoscimento dell’integrazione architettonica
A tal fine il GSE, Gestore dei Servizi Energetici, ha predisposto una Guida on line utile per capire quali siano gli interventi da fare che permettono all’impianto fotovoltaico il riconoscimento di una determinata integrazione architettonica.

Nel dettaglio, l’integrazione architettonica, può essere di due tipi: integrazione architettonica parziale, oppure integrazione architettonica totale

Il tipo di integrazione dipende da dove e come andiamo ad installare i pannelli fotovoltaici: l’integrazione architettonica è parziale quando questi vengono installati su tetti piani e terrazze, oppure se sono installati in maniera complanare sopra le coperture dei tetti, facciate e balaustre; oppure se vengono installati su elementi di arredo urbano

Un impianto fotovoltaico risulta totalmente integrato se i moduli fotovoltaici vanno a sostituire la copertura di un tetto (anche parzialmente) o i materiali di rivestimento degli edifici; oppure i moduli sono integrati in pensiline, pergolati, barriere acustiche, o in elementi di illuminazione e strutture pubblicitarie. A parità di potenza dell’impianto fotovoltaico, la tariffa incentivante di un impianto con integrazione architettonica totale è più elevata rispetto a quella con integrazione architettonica parziale.

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